sabato 4 novembre 2017

Come navigare all'interno di un foglio di calcolo Excel usando la funzione COLLEG.IPERTESTUALE()

In questo post vediamo come navigare all'interno di un foglio di calcolo Excel usando la funzione COLLEG.IPERTESTUALE().

Per navigare si intende lo spostarsi automaticamente da una cella ad un altra, magari lontana e fuori dal campo visivo, premendo su un link presente in un'altra cella. La posizione finale potrà essere anche generata via formula, rendendo il tutto completamente dinamico.

Esempio di spostamento all'interno dello stesso foglio

Se volessimo spostarci sulla cella D7, avendo il nostro link in B2, basterebbe digitare la formula:
=COLLEG.IPERTESTUALE("#D7";"Link di Partenza")



Esempio di spostamento verso un foglio diverso

Se invece avessimo voluto raggiungere la cella D7 presente sul "Foglio 2", restando al nostro esempio, in B2 avremmo dovuto scrivere:
=COLLEG.IPERTESTUALE("#'Foglio 2'!D7";"Link di Partenza")

Esempio di spostamento usando una formula dinamica

Come è facile intuire è possibile sostituire il primo termine della formula ("#D7") con una formula che generi la posizione di destinazione anche in modo dinamico, sfruttando le funzioni INDIRIZZO() o CONCATENA(). Questo può essere utile qualora si prevede che la destinazione venga spostata da inserimenti o eliminazioni di nuove righe o colonne.

La formula dinamica per spostarsi su D7 del "Foglio 2" è la seguente:

=COLLEG.IPERTESTUALE(CONCATENA("#";INDIRIZZO(RIF.RIGA('Foglio 2'!D7);RIF.COLONNA('Foglio 2'!DO7);;;"Foglio 2"));"Link di Partenza")

martedì 10 ottobre 2017

Come aggiungere un nuovo tipo di file al menu contestuale Nuovo di Windows

In questo post, vediamo come aggiungere un nuovo tipo di file da creare, al menu contestuale "Nuovo" di Windows (per intenderci stiamo parlando di quel menu che si attiva col tasto destro e vi permette di creare una nuova cartella).

Premere Win+R sulla tastiera e digitare "regedit" o "regedit.exe".
Si aprirà l'Editor del Registro di sistema.


Navigare fino all'estensione interessata, se ad esempio vogliamo creare un nuovo file batch (estensione .bat), navigare fino a: Computer\HKEY_CLASSES_ROOT\.bat oppure digitare il percorso nella barra sotto i menu.

Premere col tasto destro su ".bat" e scegliere Nuovo\Chiave, quindi dargli come nome "ShellNew":


Una volta creata la cartellina "ShellNew", selezionarla e premere col tasto destro del mouse nella sezione destra di Regedit, quindi scegliere Nuovo\Valore stringa e creare prima "NullFile", poi "FileName".


In "FileName" andrete a mettere il percorso del file che vorrete riprodurre. Va bene anche che sia un file vuoto, purché con l'estensione che vi interessa. Il mio file l'ho inserito in C:\Windows\ShellNew (cartella che ho creato io).


Se avete fatto tutto bene, quando sceglierete Nuovo col tasto destro in una posizione vuota, vedrete comparire il tipo di file di vostro interesse, nel mio caso "File batch Windows":


Questa guida è stata creata seguendo le indicazioni presenti su The Windows Club.

Ulteriori approfondimenti ai seguenti link:
https://superuser.com/questions/34704/how-can-i-add-an-item-to-the-new-context-menu
https://www.alfonsostriano.it/aggiungere-programmi-menu-tasto-destro-mouse/
http://www.thewindowsclub.com/remove-items-from-new-context-menu
http://www.thewindowsclub.com/add-new-file-type-file-explorer-ribbon-menu

giovedì 28 settembre 2017

Hard reset di un Samsung Note 4 (SM-N910F)

In questo post, vediamo come effettuare l'hard reset di uno smartphone Samsung Note 4 (SM-N910F).

Il Samsung Galaxy Note 4, foto da Samsung US


Per prima cosa, spegnete il Galaxy Note 4.

Poi, entrate nella partizione di recupero (Recovery mode), tenendo premuto contemporaneamente:
Il tasto di Accensione
Il tasto Volume Su
Il tasto Home (il tasto centrale presente sotto allo schermo)

Occorre tenere premuto i tre tasti fino a quando in alto a sinistra non viene visualizzato il testo Recovery Booting in blu. A quel punto, rilasciare i pulsanti.

La Recovery Mode del Samsung Galaxy Note 4, foto da Brainchamber.com
Ora sarete in Recovery Mode. Per navigare in questo menu, si utilizzano i pulsanti del volume per scorrere su e giù ed il pulsante di accensione per confermare.

Eseguite wipe cache partition, poi wipe data/factory reset. Occorre confermare le due operazioni scegliendo “yes” e la procedura avrà inizio.

Una notifica in giallo nella parte inferiore dello schermo confermerà che il ripristino è stato completato.

Scorrete fino a reboot system now per riavviare il telefono.

Una volta riavviato, potete procedere a reimpostare tutti i dati del telefono.

domenica 24 settembre 2017

Come registrare una GIF dello schermo di Windows, Mac o Linux

In questo articolo multipiattaforma, vediamo quali programmi usare per registrare una animazione GIF della azioni compiute sullo schermo di Windows, Mac o Linux.

Non sono riuscito a trovare uno strumento che funzionasse su tutti e tre i sistemi operativi, se qualcuno lo conosce me lo segnali per favore.

Intanto, ecco un'anteprima di una GIF registrata su Windows, a seguire i tool che ho trovato:


Programmi per catturare GIF su Windows


Per Windows ho provato ScreenToGif, programma gratuito e a sorgente aperto. Molto completo, con la possibilità di registrare perfino una lavagna virtuale su cui si può disegnare. Completamente editabile il risultato della registrazione, nell'esempio che vedete sopra ho accelerato l'animazione.

Programmi per catturare GIF su Mac OS


Per Mac non ho avuto modo di testare nulla, ma sul web si parla bene di GifGrabber, a quanto pare nel frattempo confluito nel più grande progetto Giphy.

Programmi per catturare GIF su Ubuntu Linux


In Linux, come sempre, le alternative gratuite sono innumerevoli. Anche qui non ho avuto ancora modo di provare, ma leggo che si parla molto bene di Kazam (anche se non sono sicurissimo che salvi anche in GIF). Comunque, per una più completa trattazione di tutte le alternative presenti in Linux, vi rimando a queste esaurienti guide:

Configurazione posta Aruba Imap e Pop3

In questo articolo vediamo quali sono le impostazioni standard per gestire con il protocollo IMAP la posta di un sito registrato con Aruba, uno dei più diffusi fornitori di servizi informatici in Europa.

Nel nostro esempio stiamo ipotizzando che il nostro sito si chiami www.dominio.it e che la nostra casella di posta elettronica si chiami casella@dominio.it.

Andando a creare la vostra configurazione nel client e-mail che più vi piace, dovrete opportunamente modificare questi dati per rispecchiare la vostra configurazione.

Impostazioni Posta ricevuta


Imap
Nome server: imaps.dominio.it (oppure imaps.aruba.it)
Porta: 993
Nome utente: casella@dominio.it
Password: la password scelta per la casella che avete creato
Metodo di autenticazione: Password normale
Sicurezza della connessione: SSL/TLS


Pop
Nome server: pop3s.aruba.it
Porta: 995
Nome utente: casella@dominio.it
Password: la password scelta per la casella che avete creato
Metodo di autenticazione: Password normale
Sicurezza della connessione: SSL/TLS


Impostazioni Posta inviata


Nome server: smtps.aruba.it
Porta: 465
Nome utente: casella@dominio.it
Password: la password scelta per la casella che avete creato
Metodo di autenticazione: Password normale
Sicurezza della connessione: SSL/TLS


Per completezza ricordo brevemente che la casella configurata con il protocollo IMAP consente di lasciare i messaggi depositati sul server di Aruba in modo che possiate aprirla anche dal loro sito webmail.aruba.it, mentre se configurate con il protocollo POP, la posta verrà scaricata all'interno del vostro client e non sarà più disponibile sul server di Aruba. Ugualmente, qualsiasi modifica o cancellazione eseguita nel client configurato con IMAP, si ripercuoterà anche sul server, quindi... massima attenzione!

Per ulteriori approfondimenti si veda la guida di Aruba oppure quella di Aranzulla.

martedì 19 settembre 2017

Come inserire un contatore di righe nei risultati di una query SELECT di MySQL

In questo brevissimo post vediamo come creare un semplice contatore di righe restituite da MySQL.

Il codice è molto semplice. Ipotizzando di avere una tabella formata dai campi "nome" e "cognome", si può ottenere un contatore col seguente codice:

SET @contatore = 0;
SELECT nome, cognome, (@contatore := @contatore +1) AS n_persona FROM tabella;

Il risultato sarà qualcosa del genere:

nomecognomen_persona
pippobaudo1
mikebongiorno2
rosariofiorello3

venerdì 15 settembre 2017

Tutorial: come predisporre un Mac per sviluppare in PHP con Laravel

In questo tutorial vediamo come predisporre un Mac per fare sviluppo web in PHP con il framework Laravel, uno dei migliori in circolazione.



In questo tutorial sto presupponendo che il sistema operativo sia stato appena installato, e quindi privo dei vari programmi necessari (php, mariadb, composer, ecc.).

Prerequisiti
Un Mac... 😄, quindi scaricare:
Il Node.js, la versione current andrà benissimo
Un bell'editor di testi come Sublime Text 3
Opzionale, un nuova shell per sostituire il terminale, ovvero iTerm 2

Installazione programmi
Una volta completato il download, si può cominciare a lavorare sul serio.
Per prima cosa installiamo Node.js attraverso l'apposito programma di installazione:
Immagine Installazione di Node.js

Se l'installazione di Node.js è andata a buon fine, sarà possibile interrogare node e npm dal Terminale per verificarne la versione. Per velocizzare i download dei pacchetti, installeremo anche il package manager yarn, il tutto attraverso i seguenti comandi:
node -v
npm -v
npm install -g yarn
yarn -v

Assodato che funzionino tutti, digitiamo i comandi che seguono per installare homebrew, mariadb, php e composer:

/usr/bin/ruby -e "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/master/install)"
brew update
brew install MariaDB
brew services start MariaDBbrew install homebrew/php/php71
php -r "copy('https://getcomposer.org/installer', 'composer-setup.php');"
php -r "if (hash_file('SHA384', 'composer-setup.php') ===
'544e09ee996cdf60ece3804abc52599c22b1f40f4323403c44d44fdfdd586475ca9813a858088ffbc1f233e9b180f061') { echo 'Installer verified'; } else { echo 'Installer corrupt'; unlink('composer-setup.php'); } echo PHP_EOL;"
php composer-setup.php
php -r "unlink('composer-setup.php');"
sudo mv ~/composer.phar /usr/local/bin/composer

Da notare che abbiamo scelto di installare php 7.1 - ma basterà modificare la linea apposita per installare la versione di nostro interesse - mentre per composer (vedere qui eventuali dettagli aggiuntivi di installazione) abbiamo fatto rinomina da composer.phar composer (senza estensione), e lo abbiamo spostato nella cartella /usr/local/bin/ poiché vogliamo lanciare composer da qualsiasi directory in cui siamo attivi nel terminale.

Per fare ciò andiamo a creare un file di profilazione per il nostro terminale bash. Ciò avviene con i seguenti comandi:

touch ~/.bash_profile
open ~/.bash_profile
Nel file vuoto che si aprirà in TextEdit, andiamo a digitare il seguente testo, che consente di aggiungere alla variabile di sistema $PATH, i percorsi da cui lanciare il composer:
export PATH=$HOME/bin:/usr/local/bin:$HOME/.composer/vendor/bin:$PATH

Quindi, nel terminale lanciamo il comando source per aggiornarlo alla nuova configurazione:
source ~/.bash_profile

Ora finalmente siamo pronti per installare il nostro framework e il Laravel Valet, comoda utility (solo per Mac) che si autolancerà all'avvio del computer per consentirci di visitare le URL fittizie dei nostri siti in sviluppo (URL del tipo nomesito.dev):
composer global require laravel/installer
composer global require laravel/valet
valet install

Creazione di un nuovo progetto Laravel
Creiamo una directory progetti nella nostra home da assegnare a valet per fargli leggere le nostre applicazioni:

cd ~
mkdir progetti
cd progetti
valet park

Ora creiamo una nuova applicazione Laravel dal titolo "webapp", nella directory progetti appositamente creata, successivamente lanciamo il comando artisan di Laravel, per generare una chiave unica per l'app:
cd ~/progetti
laravel new webapp
cd webapp
php artisan key:generate

Completata questa operazione, sarà possibile aprire il browser e visitare l'indirizzo webapp.dev per vedere in azione il nostro buon Laravel:

Immagine Laravel funzionante nel browser
Laravel funzionante nel browser
Ulteriori approfondimenti sull'installazione e l'uso di Laravel, possono essere ottenuti dai video ufficiali del canale di documentazione, Laracasts.

venerdì 8 settembre 2017

Come mostrare le icone sul desktop di Windows 10 Creators Update

Per mostrare le icone sul desktop di Windows 10 Creators Update:
  1. premere in basso a destra sull'Icona delle notifiche, quella a forma di fumetto
  2. premere su Tutte le impostazioni
  3. premere su Personalizzazioni\Temi
  4. premere in alto a destra su Impostazioni delle icone del desktop
  5. scegliere le icone da mostrare e premere su Okay.

sabato 5 agosto 2017

Come accedere a C:\ da Git Bash per Windows

In questo breve post dedicato ai novelli sviluppatori, vediamo come accedere a C:\ attreverso la shell Git Bash su Windows.

Il comando è più semplice del previsto, dal prompt basta digitare:
cd /c
Similmente potrete navigare un percorso nidificato scrivendo ad esempio:
cd /c/cartella/sottocartella/sottocartella2/sottocartella3
Se invece il percorso contiene nomi di cartelle con gli spazi, basta racchiuderlo tra virgolette:
cd "/c/cartella/sottocartella/sottocartella 2/sottocartella 3"
Per visualizzare l'elenco delle cartelle disponibili in C:\ potete usare il classico comando "dir" di Windows, oppure il più specifico "ls" col quale vedrete anche i risultati colorati in modo da distinguere facilmente i files dalle directory.

domenica 30 luglio 2017

Come verificare la variabile $PATH di Linux o Mac OS

Immagine icona terminale OSX

In questo brevissimo post vediamo come verificare che un percorso specifico si trovi salvato nella variabile di sistema $PATH su macOS, OSX e più in generale sui sistemi di derivazione UNIX, come Linux.

Il comando da lanciare nel terminale è molto semplice:

echo $PATH
Verrà restituito un testo simile al seguente:
/opt/local/bin:/opt/local/sbin:/Library/Frameworks/Python.framework/Versions/3.6/bin:/usr/bin:/bin:/usr/sbin:/sbin:/usr/local/bin:~/.composer/vendor/bin

domenica 16 luglio 2017

File batch per creare una cartella con icona personalizzata in Windows

Vi propongo un comodo file batch per creare una cartella sul Desktop dell'utente corrente e assegnarle una icona personalizzata in Windows.

Il file batch prevede che abbiate un'icona personalizzata salvata nella directory C:\Icone.

Ecco il testo per creare la cartella nella posizione in cui salvate il file .bat:

CLS
@echo ===============================================
@echo   CREAZIONE CARTELLE CON ICONE PERSONALIZZATE
@echo ===============================================
@echo.
@echo Creazione cartelle...
@echo ----------------------------------
@echo.
cd %userprofile%
md Cartella
attrib +s Cartella
cd Cartella
@echo.
@echo Assegnazione icone...
@echo ----------------------------------
echo [.ShellClassInfo] >> Desktop.ini
echo IconResource=C:\Icone\icona.ico,0 >> Desktop.ini
echo [ViewState] >> Desktop.ini
echo Mode= >> Desktop.ini
echo Vid= >> Desktop.ini
echo FolderType=Generic >> Desktop.ini
@echo.
attrib +h +s Desktop.ini
PAUSE
Lo script si posiziona nella cartella dell'utente corrente (cd %userprofile%), crea la cartella, le attribuisce lo status di "cartella di sistema", necessario affinché l'icona sia aggiornata, quindi crea il file Desktop.ini, con al suo interno le informazioni sull'icona da usare.

Chiaramente dovete sostituire il percorso di IconResource con quello di vostro interesse. Stessa cosa bisogna cambiare lo 0 dopo il nome dell'icona, se per caso il file icona ha al suo interno più icone e vogliate sceglierne una differente (la prima icona è indicizzata con 0, dunque la seconda sarà 1, la terza 2 e via discorrendo).

Al file Desktop.ini è poi assegnato lo status di file di sistema e di file nascosto.

Per visualizzare l'icona aggiornata potrebbe essere necessario premere F5 per aggiornare la visualizzazione.

sabato 15 luglio 2017

Come rinominare un virtual enviroment di Conda

In questo post dedicato ai programmatori in Python, vediamo come rinominare un ambiente virtuale di Anaconda, la piattaforma dedicata allo sviluppo di programmi di data science.

La soluzione proposta è solo un palliativo, perché allo stato attuale non è possibile rinominare direttamente. Viceversa si può creare un clone dell'ambiente virtuale e poi cancellare il vecchio.

Prima di effettuare l'operazione ricordate di disattivare l'ambiente di sviluppo.

Se usate Anaconda su Windows, i comandi da lanciare sono:

deactivate vecchio_nome
conda create --name nuovo_nome --clone vecchio_nome --offline
conda remove --name vecchio_nome --all

Se usate Anaconda su Mac o Linux, i comandi da lanciare sono:

source deactivate vecchio_nome
conda create --name nuovo_nome --clone vecchio_nome --offline
conda remove --name vecchio_nome --all

Vi segnalo inoltre che nella prima istruzione, il parametro --offline fa sì che Conda copii il contenuto dei files presenti nel vecchio ambiente. Se si omette il parametro, i files dei pacchetti verranno scaricati da internet.

martedì 11 aprile 2017

Come ridurre la dimensione della cache di Spotify

In questo post vediamo come ridurre su Windows la dimensione della cache di Spotify, la popolare app di streaming musicale.

Per far ciò, innanzitutto dobbiamo installare l'editor di testi Notepad++ (o Sublime Text, o altri prodotti simili), più adatto per questo tipo di modifiche del Blocco Note di Windows, che non rispetterebbe i formati del file.

Una volta installato Notepad++, seguire i passi:

  1. Chiudere Spotify se è aperto
  2. Aprire Esplora Risorse e digitare nella barra degli indirizzi, il seguente percorso:
    %USERPROFILE%\AppData\Roaming\Spotify 
  3. Premere col tasto destro sul file "prefs" e scegliere di modificarlo in Notepad++
  4. Trovare la riga che inizia con "storage.size=" che rappresenta la dimensione della cache in megabytes, quindi cambiarlo; se la riga non esiste, crearla, scrivendo ad esempio:
    storage.size=1024 
    Assegneremo 1 GB circa alla cache
  5. Salvare il file
  6. Riavviare Spotify che a questo punto dovrebbe cancellare la cache
Per verificare che tutto funzioni, recarsi nella cartella:
%USERPROFILE%\AppData\local\Spotify\

E controllare la dimensione della cartella "data". Tenete conto che potrebbe risultare comunque di qualche centinaio di megabytes più grande del limite da noi prestabilito, poiché evidentemente conserva anche altri dati di servizio oltre i files strettamente musicali.

Come transferire una Vagrant box da un computer ad un altro

In questo post, vediamo come transferire una Vagrant box da un computer ad un altro. Una vagrant box è un ambiente di sviluppo preconfigurato, ideato da HashiCorp per consentire una facile condivisione tra gli sviluppatori.


Innanzitutto bisogna installare VirtualBox e Vagrant sul nuovo computer, quindi:

Creare un pacchetto della box:
vagrant package --base [nome_macchina_virtuale_in_virtualbox] --output C:\percorso_backup\[nome_macchina_virtuale_in_virtualbox].box

Copiare la box creata sull'altro computer ad esempio in C:\percorso_backup\

Recarsi nella cartella in cui si vuole sia installata la nuova box di vagrant e lanciare:
vagrant init [nome_macchina_virtuale_in_virtualbox] C:\percorso_backup\[nome_macchina_virtuale_in_virtualbox].box

Editare il file vagrantfile nella cartella in cui sè installata la box e assicurarsi che in essa vi sia la voce:
config.vm.box = "[nome_macchina_virtuale_in_virtualbox]"

Cancellare o commentare, invece, la riga che inizia per:
config.vm.box_url = "C:\percorso_backup\[nome_macchina_virtuale_in_virtualbox].box"

Eseguire il comando up di Vagrant:
vagrant up

Il metodo è descritto in questo post su Stack Overflow. 

martedì 17 gennaio 2017

Come cancellare hiberfil.sys

In questo post vediamo come cancellare hiberfil.sys, un file presente nei sistemi operativi Windows in C:\, ovvero la directory principale del disco su cui è installato il sistema operativo.

Cos'è hiberfil.sys


Si tratta di un file di sistema di Windows che non può essere manualmente cancellato dall'utente, poiché viene utilizzato da Windows quando si utilizza l'ibernazione per chiudere il sistema.

L'ibernazione è un particolare tipo di chiusura del sistema operativo che consente a Windows di riaccendere il computer esattamente nello stesso stato in cui lo si era spento, ovvero facendo trovare all'utente tutti i programmi già avviati come li aveva lasciati l'utente, inclusi gli appunti, le cartelle aperte, ecc. In pratica prima di spegnersi (non è un vero e proprio spegnimento), Windows salva lo stato della memoria in hiberfil.sys e poi rilegge da esso per avviarsi.

Come cancellare hiberfil.sys


Per cancellare il file hiberfil.sys, occorre quindi disattivare la funzione di ibernazione. Per far ciò, bisogna aprire il prompt dei comandi di Windows con i privilegi di amministrazione (premendo contemporaneamente il Tasto Windows + X e scegliendo l'appropriata opzione) e digitare il seguente comando:

powercfg -h off

Una volta chiuso il prompt, si potrà notare come hiberfil.sys è sparito automaticamente.
Per riattivare la funzione di ibernazione, bisogna lanciare lo stesso comando di prima sostituendo "off" con "on":

powercfg -h off

Ulteriori dettagli, in questo post.

sabato 7 gennaio 2017

Boot Camp 6 download diretto

In macOS e OSX la Apple mette a disposizione per gli utenti che vogliono installare Windows su un portatile della Mela, un comodo programma che li assiste nell'operazione, chiamato Assistente Boot Camp.

Purtroppo, però, a dispetto di questa presunta compatibilità molto spesso Windows fa le bizze sui computer della Apple, a causa di driver poco aggiornati o ottimizzati. Una soluzione può essere quella di scaricare una nuova versione del Software di supporto Boot Camp, contenente appunto i driver adeguati.

Per far ciò, occorre aprire Assistente Boot Camp (cercandolo con Spotlight, premendo sulla lente d'ingrandimento sulla barra in alto - oppure accedendovi attraverso Launchpad, cliccando sull'icona a forma di razzo sulla dockbar in basso).

Una volta avviato Assistente Boot Camp, bisogna premere sul menu Azione, in alto, e quindi scegliere l'opzione Scarica software di supporto per Windows.


A questo punto, dopo lunga attesa avremo i nostri bei driver aggiornati, che consiglio di salvare direttamente su pendrive.

Riavviando il computer da Mac e premendo poi il tasto ALT dopo la riaccensione, sarà possibile scegliere il riavvio in Windows e quindi usare la pennetta per installare i driver appositi.